Induzione profonda

Induzione profonda

La serata aveva come tema la tecnica dell’induzione profonda sviluppata dall’azienda tedesca VauQuadrat la quale, per mezzo del signor Silvio Stelzer, ha fornito i macchinari necessari alla presentazione. Un ringraziamento va alla ditta Officine Ghidoni SA che gentilmente ha messo a disposizione i mezzi didattici, l’officina e alcuni pezzi in lavorazione grazie ai quali il signor Stelzer ha potuto eseguire le sue dimostrazioni.
Dopo l’apertura della serata da parte del presidente Alain Scheggia e i saluti del direttore delle Officine Ghidoni ing. Piergiorgio Rossi, vi è stata dapprima una presentazione da parte dell’ing. Paolo Matarrese che ha spiegato i vari metodi di raddrizzatura elencando svantaggi e vantaggi dei vari procedimenti. Alla fine della presentazione ha descritto una problematica avuta alle FFS risolta grazie alla grande flessibilità della ditta VauQuadrat. Infatti, trattandosi di un problema riscontrato su lamiere fini saldate, VauQuadrat ha sviluppato uno specifico induttore da applicare sulla torcia che, unitamente a un grande magnete e a una sciablona, ha permesso di raddrizzare la superficie e soprattutto di poter replicare il procedimento in modo preciso sulle altri parti deformate dopo la saldatura.

Si è poi passati alla parte pratica dove il signor Stelzer, con l’aiuto del signor Luca Barbieri della ditta Linde, ha dimostrato le potenzialità della tecnica che ha il grande vantaggio di limitare la temperatura e si riscaldare il materiale in modo molto puntuale e controllato. Stelzer ha mostrato alcuni filmati dove sono stati spiegati applicazioni pratiche che hanno permesso di ottenere i risultati desiderati in tempi ridotti.

I partecipanti hanno poi potuto provare a raddrizzare, o rispettivamente curvare, diversi profili reali come pure campioni preparati per l’occasione. Data la semplicità d’utilizzo dell’apparecchio, hanno ottenuto dei buoni risultati in poco tempo. In pratica, una volta scelta la testa da applicare alla torcia, bisogna controllare solamente la posizione della testa e la velocità di avanzamento, operazioni semplici che facilitano anche un’eventuale automazione.
Infine ai partecipanti ATCS ha offerto un ricco aperitivo, accompagnato dal vino prodotto dalle Officine Ghidoni SA gentilmente offerto, dove è stato possibile scambiarsi opinioni e pareri su questo innovativo sistema.